venerdì 24 novembre 2017

ancora poche le donne nel mercato del lavoro rispetto all'UE



Occupazione: la presenza femminile si attesta al 16%,
quasi cinque punti inferiori al 20,8% della media Eurozona.

Ancora poche le donne nel mercato del lavoro rispetto alla media europea. In relazione alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro – espressa dal tasso di attività – si rileva il primato della Svezia, con otto donne su dieci che si offrono sul mercato del lavoro (tasso all’81,4%), seguono la Finlandia con il 76,6%, la Danimarca con il 75,7%, ed i Paesi Bassi con il 75,3%. Tra le regioni e le province autonome italiane il tasso di attività femminile più alto è della Provincia Autonoma di Bolzano che si posiziona al 15° posto con un tasso pari al 68,7%, valore superiore al 67,7% della Francia ed al 67,8% della media UE. Al contrario è più bassa la partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel Mezzogiorno e le sue regioni si posizionano agli ultimi posti: la Sicilia (38,7%) è ultima, preceduta da Campania (39,4%), Calabria (40,5%), Puglia (41,2%), Basilicata (44,4%), Molise (48,9%), Sardegna (50,1%) e Abruzzo (51,4%). Queste performance contribuiscono a posizionare l’Italia all’ultimo posto nell’Unione con un tasso di attività femminile del 56,0%, 11,8 punti percentuali sotto la media dell’UE. Per non dimenticare che il sistema di welfare italiano si conferma una ‘coperta corta’: l’aumento della spesa pensionistica genera un fenomeno di spiazzamento della spesa sociale destinata a giovani e famiglie.

L’analisi degli ultimi dati disponibili a settembre 2017 (fonte: Ufficio studi della Confartigianato Donna impresa) evidenzia una pausa della crescita dell’occupazione. Sulla base delle aspettative delle imprese l’occupazione è attesa in miglioramento nei prossimi mesi in tutti i settori ad eccezione delle costruzioni. Su base annua si conferma una crescita dell’occupazione (+1,4%, +326 mila) che interessa uomini (+215 mila) e donne (+112 mila) e che si concentra nei lavoratori dipendenti (+387 mila, di cui +361 mila a termine e +26 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-60 mila). L’aumento è trainato dagli occupati ultracinquantenni (+415 mila); crescono anche gli occupati under 35 (+22 mila), mentre calano i 35-49enni (-110 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-5,1%, -155 mila) sia gli inattivi (-1,4%, -189 mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,1%, stabilizzato (-0,1 punti percentuali) rispetto al mese precedente e in aumento di 0,7 punti rispetto un anno prima. Il rapporto tra occupati e popolazione è di 2,8 punti superiore al minimo di settembre 2013 pur rimanendo inferiore di 0,8 punti al massimo pre crisi di aprile 2008; se consideriamo la distanza di 3,6 punti che intercorre tra il minimo di 55,3% di settembre 2013 ed il massimo di 58,9% di aprile 2008, a settembre 2017 il tasso di occupazione ha recuperato il 78,5% dell’intera distanza. Nonostante il miglioramento degli ultimi quattro anni va ricordato che l’Italia si colloca al penultimo posto nell’Unione a 28 per rapporto tra occupati e popolazione, davanti solo alla Grecia. Nel secondo trimestre 2017 nel settore Energia e utilities si ferma il trend positivo del mercato del lavoro. Se prendiamo come riferimento i dati sull’occupazione per settore forniti da Eurostat - e li valutiamo in media mobile annuale - nel secondo trimestre del 2017 nel settore composto da Fornitura di energia elettrica e gas e Fornitura di acqua e gestione dei rifiuti (sezioni D ed E Ateco 2007) l’occupazione in Italia rimane invariata (+0,0%) peggiorando il +2,8% del primo trimestre 2017 e il +2,3% del quarto trimestre 2016 e interrompendo un trend che era positivo da due anni. L’andamento dell’occupazione nel settore energetico in Italia è in controtendenza rispetto agli altri maggiori Paesi europei. Nell’Eurozona gli occupati salgono del 3,0% migliorando il +1,6% del primo trimestre 2017 e sono in territorio positivo Francia (+5,0% in miglioramento rispetto al +3,9% del primo trimestre 2017), Spagna (+2,5% dopo il -4,4% del primo trimestre 2017) e Germania (+2,1% dopo il -0,8% del trimestre precedente). La stazionarietà dell’occupazione del settore energetico in Italia è la combinazione di un aumento del 4,2% dell’occupazione in Energia elettrica e gas e una diminuzione del 2,2% in Acqua e rifiuti. Segnano un calo del 4,3% le occupate donne mentre gli uomini aumentano dello 0,8%. L’analisi di genere del mercato del lavoro - esaminata nel rapporto presentato alla Convention di Donne Impresa di Confartigianato del mese scorso - evidenzia una crescente partecipazione delle donne al mercato del lavoro, che però rimane sensibilmente inferiore rispetto agli altri paesi europei. Tale situazione si conferma anche nel comparto dell’Energia e utilities dove la quota di donne occupate è pari al 16,0% del totale, inferiore al 20,8% dell’Eurozona, in diminuzione di 0,8 punti nell’ultimo anno e di 3,1 punti rispetto al massimo del quarto trimestre 2014; la quota delle lavoratrici donne è del 23,0% in Germania, del 22,7% in Francia e del 18,1% in Spagna. Nel dettaglio settoriale l’incidenza delle occupate donne in Italia è del 12,4% nelle imprese di Acqua e rifiuti (18,0% in Eurozona) mentre è dieci punti superiore, pari al 22,7% in Energia e gas (valore più vicino al 23,9% della media Uem).

mercoledì 1 novembre 2017

in arrivo contributi per le PMI per acquisto di software e hardware








In arrivo contributi per acquisto di software e hardware: Confartigianato imprese Latina assiste le imprese associate per la compilazione della domanda. Informati presso la nostra sede. Si riporta integralmente la notizia del bando:

Voucher per la digitalizzazione delle Pmi

È una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all'adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.

Cosa finanzia

Il voucher è utilizzabile per l'acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:
  • migliorare l'efficienza aziendale;
  • modernizzare l'organizzazione del lavoro, mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
  • sviluppare soluzioni di e-commerce;
  • fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla prenotazione del Voucher.
 Le agevolazioni
Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.

Come funziona

Con decreto direttoriale 24 ottobre 2017 sono state definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. Le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà resa disponibile in questa sezione, a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. Già dal 15 gennaio 2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda. Per l'accesso è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi e di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.
Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, su base regionale, contenente l'indicazione delle imprese e dell'importo dell'agevolazione prenotata.
Nel caso in cui l'importo complessivo dei Voucher concedibili sia superiore all'ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero procede al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.
Ai fini dell'assegnazione definitiva e dell'erogazione del Voucher, l'impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazione deve presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l'apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l'altro, i titoli di spesa.
Dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determina con proprio provvedimento l'importo del Voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.
 Informazioni e contatti
Eventuali quesiti possono essere inviati all'indirizzo mail: info.voucherdigitalizzazione@mise.gov.it 
 Alle richieste di chiarimenti pervenute viene fornita una risposta attraverso le FAQ (risposte alle domande frequenti). Non verranno date risposte a quesiti relativi a casi specifici ma solo a quelli aventi carattere generale relativi all'interpretazione delle disposizioni attuative.