domenica 26 marzo 2017

Se potessi avere mille lire al mese...


"Se potessi avere mille lire al mese" chi non conosce questa vecchia canzone, spaccato di un'Italia di 70 anni fa.. Le nostre madri sicuramente la ricordano. Magari la sensazione è di un passato lontano. Ma pensata in termini di economia è tutt'altro che passato. Anzi.. Se pensiamo che 50 centesimi di euro oggi non bastano nemmeno per un caffè. Il problema della gestione dell'economia soprattutto domestica riguarda principalmente le donne, che ogni giorno sono chiamate a far quadrare i conti.

Uno studio recente sulla capacità di spesa nell’area euro dimostra come la macchina prosciugatrice europea alimentata dall’ortodossia monetaria della Germania abbia impoverito i paesi del sud Europa ed in particolar modo ammazzato il ceto medio italiano. L’effetto trascinamento del cambio lira-euro entrato in vigore dal primo gennaio 2002 con lo sciagurato tasso di cambio fissato a 1.936,27 lire ad euro, ha svuotato le tasche delle famiglie italiane, al ritmo di 1.100 euro l’anno di rincari speculati, per un conto finale superiore a 11.000 euro pro-capite nell’ultimo decennio.

Dall’ingresso nell’euro, si è registrata una perdita del potere di acquisto, che anche le statistiche ufficiali sono costrette a riconoscere, con un vero e proprio trasferimento di ricchezza stimato in 265,3 miliardi di euro, dalle tasche dei consumatori a quelle di coloro che hanno avuto la possibilità di determinare prezzi e tariffe, al riparo dai dovuti controlli delle inutili, forse contigue, autorità di settore.

Nello specifico, i prodotti il cui prezzo è aumentato in modo esponenziale, ad es. la penna a sfera aumentata del + 207,7%, seguita dal tramezzino (+198,7%) e dal cono gelato con (+159,7%), la confezione di caffè da 250 grammi (+136,5%), il supplì (+123,9%), un chilo di biscotti frollini (+113,3%), la giocata minima del lotto (+ 97,8%). Aumenti vertiginosi su prodotti di largo consumo.

Si registra anche l’aumento dei costi delle abitazioni, problema gigantesco per le famiglie italiane, sia per acquisto che per l’affitto e per il costo mensile complessivo, registrando 25 anni di stipendio nel 2012 per acquistare un appartamento di 90 metri quadri che nel 2001 ne costava 15 anni di stipendio medio, a conferma di un aumento vertiginoso dei prezzi e conseguente crollo del mercato immobiliare.

Il crollo dei consumi che ha colpito anche il ceto medio ed i redditi che potevano essere definiti dei “benestanti” è dimostrato inconfutabilmente sulla capacità di spesa, diminuita incredibilmente. Cosa cantare oggi quindi? "Vietato morire"?




Riflessioni di Marina Gargiulo

Presidente Confartigianato Donna impresa





giovedì 9 marzo 2017

Innovazione sostantivo femminile, il nuovo bando


Innovazione sostantivo femminile, ecco il nuovo bando


Due milioni di euro per sostenere la nascita e lo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali innovativi da parte delle donne, promuovendo la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile. È quanto prevede il bando regionale – messo a punto dall’Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive – “Innovazione Sostantivo Femminile”, alla sua terza edizione, presentato l’8 marzo dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dall’assessore al Lavoro e Pari Opportunità Lucia Valente e dal direttore regionale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive Rosanna Bellotti.

Dopo il successo delle due precedenti edizioni (per le quali lo stanziamento è stato rispettivamente di 1,5 milioni e 1 milione di euro) – che hanno permesso di finanziare in tutto 83 progetti imprenditoriali – si è deciso quest’anno di ampliare la platea potenziale delle beneficiarie aumentando la dotazione dell’avviso a 2 milioni di euro.
Potranno partecipare al bando, oltre alle libere professioniste, le imprese “al femminile” già costituite (micro, piccole e medie imprese e società tra professionisti in cui il titolare sia una donna, società di capitali le cui quote siano, per almeno 2/3, in possesso di donne e rappresentino almeno i 2/3 del totale dei componenti dell’organo di amministrazione, cooperative o società di persone in cui il numero di donne socie sia almeno il 60% della compagine sociale), ma anche quelle che ancora non lo sono, purché in caso di esito positivo della partecipazione al bando, la costituzione dell’impresa avvenga entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di concessione del finanziamento.

Saranno finanziabili i progetti che includano la realizzazione di nuovi prodotti o servizi tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e che siano coerenti con le aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy (S3) regionale (ossia Scienze della vita e benessere, Energia e ambiente, Agroalimentare, Mobilità sostenibile, Fabbricazione digitale, Domotica ed edilizia sostenibile, Beni culturali e tecnologie della cultura, Industrie creative digitali, Aerospazio, Sicurezza e protezione). Inoltre, potranno ottenere le agevolazioni del bando anche i progetti che abbiano come obiettivo la Social Innovation, ovvero che presentino soluzioni tecnologiche ai problemi dovuti al cambiamento della società per favorire una società inclusiva, innovativa e consapevole.

Novità dell’edizione di quest’anno è che, per quanto riguarda i fondi, sono state previste delle riserve per i vari territori del Lazio, in modo da far sì che la ripartizione delle risorse sia il più possibile equilibrata: 200.000 euro sono così riservati a i progetti provenienti dalla provincia di Rieti; 250.000 euro per quelli della provincia di Viterbo; 300.000 euro per la provincia di Frosinone; 300.000 euro per la provincia di Latina; 300.000 euro per la provincia di Roma e 650.000 euro per quelli provenienti da Roma Capitale. Nel caso in cui le risorse non vengano utilizzate dai singoli territori, a partire dal 31 agosto 2017, saranno utilizzate indifferentemente in base al calendario di arrivo dei progetti.

Il contributo concesso (a fondo perduto, a valere sui fondi del POR FESR 2014-2020) sarà pari al 70% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 30.000 euro per ogni progetto, che dovrà essere realizzato nella Regione Lazio.

Le domande dovranno essere presentate a partire dalle 9.00 del 24 aprile 2017 tramite il sistema GeCoWEBtermine ultimo, le ore 17.00 del 31 ottobre 2017 (salvo esaurimento del plafond). L’assegnazione dei fondi avverrà secondo la procedura “a sportello”.

Nel corso dell’evento – cui sono intervenute anche numerose imprenditrici tra quelle che hanno partecipato alle precedenti edizioni del bando o che hanno ricevuto finanziamenti per passate iniziative dell’Assessorato al Lavoro e Pari Opportunità – sono stati premiati i progetti vincitori del video contest “Donna e Innovazione”, organizzato da Bic Lazio e pensato per donne video maker, creative, innovatrici ed esperte digitali. La graduatoria finale tra tutti i video arrivati è stata effettuata tramite i giudizi espressi dagli utenti dei social presenti in rete e la valutazione di un’apposita commissione che ha tenuto conto dell’originalità, della creatività, della coerenza con le finalità e il tema del contest e dell’ampiezza nella declinazione del concetto d’innovazione. Il video classificatosi primo sarà diffuso attraverso tutti i canali social della Regione Lazio come strumento di promozione dello sviluppo dell’innovazione nell’imprenditoria femminile.

Le prime due edizioni di ‘Innovazione Sostantivo Femminile’ hanno avuto un grandissimo successo, facendo registrare oltre 700 domande provenienti da imprese e associazioni al femminile – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive Guido Fabiani – abbiamo quindi deciso di aumentare la dotazione di quest’anno a 2 milioni di euro per poter allargare il più possibile il numero di beneficiarie.”

Questo bando – ha aggiunto – vuole essere un segno tangibile dell’attenzione della Regione per il ruolo delle donne lavoratrici e imprenditrici, ma è anche parte integrante della politica per lo sviluppo, l’innovazione e la creatività che ci ha portati a mettere in campo, per il periodo 2014-2020, uno stanziamento complessivo di circa 100 milioni di euro tra fondi europei e di bilancio regionale a favore delle startup e delle idee innovative.”

LO SPORTELLO CONFARTIGIANATO DONNA IMPRESA E' A DISPOSIZIONE PER INFORMAZIONI SU PROGETTI. TUTTI I MARTEDI DALLE ORE 15 ALLE ORE 19