mercoledì 24 febbraio 2016

perchè mandiamo indietro i fondi europei? Italia ultima della classe...




L'Italia spende male i fondi europei - o meglio -  non è in grado si spenderli!

Perché gli altri  Paesi membri dell'Unione Europea sono  molto più efficaci dell'Italia?

Le risorse che Bruxelles destina alle nostre regioni, incamerate all'interno dei programmi di coesione europei, vengono distribuite all'interno di un periodo di sette anni, e la destinazione ed uso sono concordati dal governo e dalla Commissione Europea all'interno del cosiddetto "Quadro Strategico Nazionale". L'ultimo, relativo al settennato 2007-2013, prevedeva un totale di risorse stanziate pari a 27,9 miliardi di euro, in 790.000 programmi volti ad accelerare la crescita economica e sociale delle zone di destinazione.

Le risorse sono veicolate attraverso due fondi:

- il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), volto a sostenere programmi per lo sviluppo regionale, di potenziamento della competitività, di ricerca e sviluppo. - 40,9 miliardi di euro stanziati per il periodo 2007-2013

- il FSE (Fondo Sociale Europeo), un fondo che si concentra su programmi di "inclusione sociale" e che, secondo il sito della Commissione Europea, è volto a "trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti". - 13,8 miliardi di euro stanziati per il periodo 2007-2013.

Nel caso in cui non vi tornassero i conti.. lo Stato concorre ai programmi di coesione europei co-finanziando i fondi europei, l'ammontare totale dei cofinanziamenti italiani ai programmi sponsorizzati dal FESR e dal FSE raggiunge i 26,9 miliardi di euro.

Questa è una prassi inserita per incrementare il senso di responsabilità del Paese beneficiario delle risorse elargite dall'Unione Europea, che effettua i trasferimenti delle risorse stanziate solamente ad ultimazione del progetto. Ed è qui che sorge il problema dell'Italia, che sembrerebbe incapace di ultimare per tempo i progetti concordati all'interno del Quadro Strategico Nazionale e, quindi, ricevere i trasferimenti europei.

L'Italia ultima della classe

Ed effettivamente, a consultare il sito della Commissione Europea sui Fondi di Coesione, l'Italia si trova se non ultima, tra gli ultimi Paesi in quanto a capacità di spesa delle risorse stanziate.

Con appena il 54,3% delle risorse stanziate spese per tempo, l'Italia si trova in sestultima posizione, sopra Slovacchia, Malta, Bulgaria, Romania e Croazia. I Paesi più virtuosi sono invece l'Estonia e, a sorpresa, il Portogallo e la Grecia, tutti e tre capaci di spendere attorno all'80% delle risorse stanziate dall'Europa.

di Marina Gargiulo

sabato 20 febbraio 2016

2 marzo Assemblea Donna impresa




E' CONVOCATA L'ASSEMBLEA DI DONNA IMPRESA IL PROSSIMO 2 MARZO ALLE ORE 18,30 NELLA SEDE DELLA CONFARTIGIANATO IMPRESE LATINA (TORRE 5 GIGLI SCALA A, LATINA FIORI).
 IN PROGRAMMA LE NUOVE ATTIVITA' DEL MOVIMENTO E LA POSSIBILITA' DI PARTECIPARE AD UN BANDO EUROPEO.
L'INVITO E' APERTO A TUTTE, SI PREGA DI CONFERMARE LA PRESENZA.
dott.ssa Marina Gargiulo

domenica 7 febbraio 2016

Creativi...entro il 31 marzo!


Inventiamoci un progetto… sprigioniamo la creatività.. ma entro il 31 marzo 2016, data di scadenza del nuovo bando della Regione Lazio che stanzia contributi a fondo perduto fino all’80% dell’investimento! Lo sportello bandi e progetti della Confartigianato imprese Latina assiste e supporta per la realizzazione del business plan. Ogni martedi dalle 15 alle 19. Di seguito le info sul bando:


STARTUP CULTURALI E CREATIVE

 

Bando L.R. 13/2013 – art. 7 “Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative”

Settori ammissibili Arti e beni culturali, architettura e design, spettacolo dal vivo e musica, audiovisivo, editoria

Stanziamento 1,2 milioni di euro

Contributo massimo per progetto 30 mila euro a fondo perduto (80% delle spese ritenute ammissibili)

Presentazione domande dalle ore 12:00 del 16 febbraio 2016 alle ore 18:00 del 31 marzo 2016

Durata progetto l’Avviso concorre alla copertura dei costi sostenuti dall’impresa nei primi due anni di attività

Obiettivo

Sostenere la nascita e/o lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative e in particolare nei settori dell’audiovisivo, delle tecnologie applicate ai beni culturali, dell’artigianato artistico, del design, dell’architettura e della musica – cofinanziandone i costi di avvio e di primo investimento.

Possono partecipare

Micro, piccole e medie imprese:

- costituite da non oltre sei mesi alla data di pubblicazione dell’Avviso sul BUR

- che abbiano sede legale e operativa nel Lazio

- iscritte al Registro Imprese della CCIAA competente per territorio e in regola con il pagamento dei diritti

camerali e con gli obblighi previsti dai regolamenti comunitari e dalle leggi nazionali e regionali

Promotori (persone fisiche) di nuove micro, piccole e medie imprese che, nel limite massimo di 60 giorni

dalla comunicazione di ammissibilità al contributo, si costituiscano in impresa ad alto contenuto creativo e

innovativo e si iscrivano al Registro Imprese di una delle Camere di Commercio del territorio regionale del Lazio

In entrambi i casi l’attività imprenditoriale deve risultare effettivamente nuova e non prosecuzione di

attività già avviate da più di 6 mesi sotto altra forma.

Settori di attività ammessi

Arti e beni culturali: arte, restauro, artigianato artistico, tecnologie applicate ai beni culturali, fotografia

Architettura e Design: architettura, design, disegno industriale (prototipazione e produzione in piccola scala di

oggetti ingegneristici e artigianali), design della moda

Spettacolo dal vivo e musica

Audiovisivo

Editoria

Costi ammissibili al netto dell’IVA

Sono ammissibili spese per investimenti materiali ed immateriali e di funzionamento quali:

 oneri di costituzione (per le imprese che si devono costituire)

 spese per opere, macchinari, attrezzature (compreso hardware) e beni strumentali

 oneri per la fornitura di servizi qualificati, come, ad esempio: l’iscrizione a portali web, servizi di assistenza

commerciale, tecnologica, legale, finanziaria, ecc. (incubatori, acceleratori, franchisor, etc.)

 spese per infrastrutture di rete (compresi software, hardware e sito web)

 fidejussioni assicurative

 spese per materiali di prova, realizzazione di prototipi e collaudi finali

 registrazione di brevetti e marchi nazionali ed internazionali

 spese di funzionamento, esclusi i compensi di soci e amministratori, stipendi, tasse, imposte e servizi rivendibili

 spese per acquisto di merci nella misura strettamente necessaria per la costituzione di un magazzino iniziale

 costi di promozione e pubblicità (nel limite del 30% del totale)

Sono ammissibili gli acquisti effettuati in via ordinaria o, limitatamente ai canoni pagati nei primi 2 anni, attraverso strumenti di locazione finanziaria (leasing).

Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di terreni e fabbricati, IVA ed altre imposte e tasse.

Procedura di valutazione

Le domande di contributo sono esaminate da una Commissione di Valutazione che provvede ad attribuire il relativo punteggio e a definire l’ammontare del contributo.

La graduatoria dei beneficiari ammissibili al contributo sarà definita sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

Primo livello di valutazione: la commissione individuerà le proposte progettuali idonee secondo criteri basati sul livello innovativo e creativo del progetto, sulla sua qualità, fattibilità, sostenibilità e congruenza economico-finanziaria;

sulla qualità e sulla esperienza tecnica dei proponenti nonché sulla chiarezza ed accuratezza della domanda.

Secondo livello di valutazione: le imprese e i promotori dei progetti ammessi al secondo livello di valutazione

svolgeranno con la commissione un colloquio motivazionale nel corso del quale sarà discussa l’idea progettuale e

verranno anche valutati i titoli professionali posseduti.

I meccanismi di selezione assicurano un equilibrio geografico delle iniziative finanziate e premiano le imprese da costituire e l’esistenza di concrete prospettive di lavoro per soci che abbiano meno di 35 anni o più di 50 anni e che siano disoccupati, inoccupati o precari o, comunque, senza redditi di lavoro o pensione.Sulla base dei punteggi assegnati, la Commissione elaborerà la graduatoria finale.

Il contributo

Il contributo concedibile è pari all’80% dell’investimento ammissibile, sostenuto dall’impresa nei primi due anni di attività, con un tetto massimo di 30 mila euro.

Il contributo sarà erogato secondo una delle tre seguenti modalità, a scelta dell’impresa beneficiaria:

1) con anticipazione del 40%, garantita da fidejussione bancaria o assicurativa, e il rimanente saldo del 60%

2) con un SAL al 50% e a saldo il rimanente 50%

3) 100% in un’unica soluzione, dopo l’invio – entro e non oltre 60 giorni dalla formale chiusura delle attività progettuali – della relazione di rendicontazione del progetto redatta utilizzando la specifica modulistica predisposta da Lazio Innova e corredata da idonea documentazione di spesa.

Ai progetti presentati si applica il regime “de minimis” previsto dalla normativa Ue (la somma delle agevolazioni ricevute negli ultimi tre anni non deve superare i 200 mila euro).

Le domande

Le domande dovranno essere presentate dalle ore 12 del 16 febbraio 2016 alle ore 18 del 31 marzo 2016

sabato 6 febbraio 2016

L’etica del fare creativo


 
L’etica del fare creativo
Nell’epoca in cui la riproducibilità è un processo talmente rapido e indolore da passare inosservato, il rischio più alto per l’uomo risiede infatti nell’omologazione, oltre che nel tradizionale spauracchio della “sottomissione” alla macchina.
Pericoli favoriti dalla crescente standardizzazione di macchinari e protocolli, condizione in parte strumentale alla loro diffusione di massa, in parte esasperata da prepotenti logiche di mercato.
L’antidoto, proposto con forza da una crescente schiera di artisti e critici dell’era digitale, si colloca dunque nel recupero di un’etica del fare creativo che non può che ispirarsi, nella prassi oltre che nei principi, alla storia millenaria dell’artigiano.


L’Artigianato Futuro: è nel nuovo scenario  per il lavoro nell'era digitale. Il riflettore è puntato su come il digitale oramai sia entrato a tutti i livelli nei processi manifatturieri. Chi farà davvero la differenza in questa fase di cambiamento saranno coloro in grado di sfruttare le nuove  tecnologie per promuovere varietà e qualità superiori.
E  in quanto a creatività la donna non ha rivali.. Ma non solo nel produrre idee. Comunicandole soprattutto. Fare marketing online significa oggi, prima di tutto, instaurare e alimentare relazioni. Significa comunicare i valori e le idee della propria azienda, prima che i suoi prodotti e servizi. Al centro di tutto deve essere messa la persona e le sue esigenze.

Per questo si parla oggi di H2H, Human to Human Marketing, al posto dei vecchi B2B e B2C, che hanno perso molto del loro senso, da quando il web si è evoluto in chiave sociale. I Social Media hanno aperto la strada alla condivisione, all’interazione e al coinvolgimento. Il Movimento Donna impresa della Confartigianato di Latina condivide tali riflessioni e invita le donne imprenditrici ad una nuova progettualità del territorio.

Il prossimo incontro previsto il 2 marzo alle ore 18,30 in associazione. L’invito è aperto a tutte

Marina Gargiulo